Stanziati 2 milioni per la funivia del Faito
Si apre qualche spiraglio sul futuro della funivia del Faito, ferma da oltre un anno perché la Circunvesuviana non ha ancora adeguato, per mancanza di fondi, le stazioni di partenza (Castellammare di Stabia) e di arrivo (a quota 1100 metri) alla normativa antisismica e non ha provveduto alla rimozione delle barriere architettoniche. La mancata riapertura dell’impianto, funzionante dalla primavera alla fine dell’estate, ha suscitato numerose proteste. In Consiglio regionale ha sposato la causa della funivia, inaugurata nel 1952, il vicecapogruppo del Pd Antonio Marciano. Ieri su proposta congiunta del presidente Stefano Caldoro e dell’assessore ai Trasporti Sergio Vetrella si è deciso di destinare risorse provenienti da economie Fas proprio alla funivia del Faito. Ma non solo. Con gli stessi fondi saranno finanziati interventi di riqualificazione delle stazioni Madonnelle e Bartolo Longo, al completamento della stazione di Baia, al nuovo terminal di Grottaminarda, alla Funicolare di Montevergine, al collegamento viario con la nuova base Nato di Giugliano e azioni per la messa in sicurezza della SS 268 del Vesuvio, tutti interventi compresi nel piano regionale delle infrastrutture. Per i lavori all’impianto del Faito sono previsti 2 milioni di euro. «Abbiamo posto le basi — commenta Vetrella — per rimettere in funzione la funivia. Ora, naturalmente, occorre vedere chi prenderà in carico la gestione e si dovrà affrontare la questione delle tariffe. Convocherò a breve tutti i soggetti interessati a partire dai Comuni di Castellammare e Vico Equense. La mia segreteria sta già lavorando per questo». Soddisfatto Marciano: «Le mie sollecitazioni di questi mesi hanno raggiunto un primo risultato. La notizia del finanziamento da parte della giunta dei lavori di riqualificazione della funivia lascia ben sperare per la riattivazione di questo importante e storico collegamento e potrebbe dare nuova linfa a un territorio che attualmente è in grande sofferenza. Ci auguriamo che i lavori possano cominciare al più presto in modo da restituire quest’opera a tutti i cittadini già dalla prossima stagione estiva»
Corriere del Mezzogiorno 25.02.2014