06
Ott

Il tunnel di Pozzano, una storia italiana

L’articolo uscito sul mattino il 22 settembre che riepiloga la triste vicenda del tunnel di Pozzano, straordinaria metafora della paralisi del nostro paese.

Doveva garantire, già negli anni ’90, l’alternativa al traffico ad andamento lento che caratterizza la mobilità in costiera. Ritardi, ritardi, ancora ritardi nell’apertura. Altro che metà ottobre o entro la fine di quest’anno: il via libera alla percorribilità della galleria di Pozzano-Seiano slitta – nel migliore dei casi – alla primavera del 2014. Una svolta è attesa per l’inizio della prossima settimana con una decisione sulla possibile riapertura del cantiere. Il ritardo è causato dal blocco dei lavori che si è protratto da giugno a settembre. Per tutta l’estate, infatti, le maestranze hanno incrociato le braccia in stato di agitazione per i ritardi accumulati nel pagamento delle spettanze arretrate. L’Anas, in qualità di ente appaltante, ha dovuto liquidare i compensi relativi agli stati di avanzamento del cantiere eseguiti dalle tre aziende dell’associazione temporanea di imprese (Ati) che sta realizzando la galleria. A determinare il blocco dei pagamenti è stata anche la crisi finanziaria che ha colpito la società Impresa Spa, esecutrice delle opere civili nell’ambito dell’Ati, da marzo scorso in regime di concordato preventivo: una situazione che ha reso praticamente impossibile, ai vertici dell’azienda, il pagamento tanto dei dipendenti quanto dei fornitori. E, quindi, lo stop ai lavori: cantieri chiusi per tre mesi, quanto basta per dire addio ai sogni di apertura della galleria entro la fine di quest’anno. In precedenza l’intoppo era stato superato grazie alla disponibilità della Nbi, capofila dell’Ati, prima che il mancato pagamento da parte dell’Anas bloccasse i lavori scatenando la mobilitazione degli operai, dei tecnici e degli impiegati assegnati al cantiere. Ma non è tutto. A rallentare ulteriormente il completamento del tunnel ci pensa la solita esasperante burocrazia. La riapertura dei cantieri, infatti, costringerà le imprese appaltatrici a fare i conti con una serie interminabile di problemi di carattere organizzativo. A questi si deve aggiungere la necessità di ripianificare l’intervento allo scopo di adeguarlo alla normativa emanata recentemente per disciplinare in senso più restrittivo il collaudo delle gallerie che si apprestano ad entrare in esercizio. Risultato? Tempi di conclusione dei lavori ulteriormente dilatati. Con buona pace delle migliaia di automobilisti che, ogni giorno, percorrono il tratto di strada della Statale in entrata e in uscita da Sorrento e dintorni. In più, rimane da considerare un rischio: la sostituzione di Impresa Spa, ipotesi non del tutto campata in aria, che bloccherebbe il cantiere per altri mesi. Un avvicendamento all’interno dell’Ati, infatti, farebbe slittare l’ultimazione della galleria di altri due anni, sempre a causa dei soliti cavilli tecnici e burocratici. Ed è proprio per scongiurare questa ipotesi, oltre che per sollecitare una svolta nella vicenda, che le maestranze hanno scioperato pochi mesi fa. Si fanno sempre più incerte, quindi, le prospettive di una delle maggiori opere pubbliche in via di realizzazione in penisola sorrentina ed in tutta la Campania. Quasi sei chilometri di galleria per collegare la litoranea di Castellammare da Pozzano al ponte di Seiano. Una manna per i pendolari costretti ad affrontare il traffico di Vico Equense e di Capo La Gala per raggiungere scuole ed uffici dell’hinterland stabiese, vesuviano e napoletano. Attualmente, da scavare restano altri settanta metri del tunnel di sicurezza della zona di Pozzano, parallelo alla mega-galleria. Sul versante di Seiano, invece, dopo la conclusione della fase di scavo, è da ultimare il rivestimento di duecento metri del tunnel di sicurezza. Un investimento da 72 milioni di euro, gran parte dei quali destinati a finanziare le opere civili e gli impianti tecnologici e di sicurezza. Lo slittamento dell’apertura del tracciato in galleria Pozzano-Seiano ha alimentato l’ennesima, inevitabile delusione in costiera. La variante della SS 14 doveva consentire di bypassare il tratto degli stabilimenti balneari da Castellammare a Vico Equense, ma anche di migliorare gli standard di sicurezza di un tracciato realizzato a metà dell’800 per facilitare la percorrenza di carrozze e muli. Il progetto per il tratto compreso tra i km 11+600 e 14+000, nato già negli anni ’70, fu pianificato nel 1982 con appositi finanziamenti statali. In quasi trent’anni, l’opera, avviata all’inizio degli anni ’90, ha subito una lunga serie di sospensioni: nel 1996 i lavori furono totalmente bloccati per problemi sollevati dalle società Circumvesuviana e Scrajo Terme per la tutela della vicina galleria ferroviaria e delle sorgenti termali presenti a poca distanza dal nuovo tracciato di variante della Statale 145. Dopo una fitta querelle giudiziaria, il cantiere riaprì tra il 2005 e il 2006, con un cronoprogramma di circa tre anni di lavori. Ulteriori problemi tecnici e burocratici hanno fatto slittare i tempi di ultimazione al 2010. Poi, altre scadenze non onorate: fine 2011, ottobre o dicembre di quest’anno. Nello scorso mese di giugno, l’ultimo stop che allunga ulteriormente i tempi di apertura, determinato dal blocco dei pagamenti per la crisi finanziaria che ha colpito la società Impresa Spa, esecutrice delle opere civili nell’ambito dell’Ati. «È l’ennesimo rallentamento relativo a lavori più volte annunciati e non più procrastinabili – dice il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo – l’opera deve essere portata a compimento e ci auguriamo che l’Anas trovi al più presto una soluzione per riaprire il cantiere nel periodo invernale. È importante per avere dalla prossima stagione estiva il percorso completo». Il primo cittadino di Piano di Sorrento, invece, si affida al sarcasmo: «Quella della galleria di Pozzano-Seiano è una storia infinita. Mancano ancora tre anni alla scadenza del mio mandato, spero di vederla ultimata prima di quella data – commenta Giovanni Ruggiero – Scherzi a parti, l’auspicio è che quest’opera venga ultimata e che, proprio a partire da essa, il problema della mobilità in costiera venga risolto una volta per tutte». Attesa dalle istituzioni, alla variante in galleria della 145 hanno guardato con attenzione anche gli operatori turistici: «Nella pianificazione della nostra offerta sui mercati internazionali – rileva Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Campania – l’esigenza di poter contare su una mobilità più efficiente sulle nostre strade ha avuto nell’obiettivo dell’apertura della nuova galleria un preciso obiettivo. I continui ritardi nel completamento dell’opera ci hanno preoccupato e ci preoccupano soprattutto dopo i disagi che abbiamo dovuto subire negli ultimi anni per le frequenti chiusure del tratto Scrajo-Seiano e conseguenti paralisi in arrivi e partenze. A questo punto facciamo appello alle istituzioni preposte per il rispetto della prossima ipotesi di scadenza in primavera».

VICO EQUENSE CASTELLAMMARE DI STABIA GALLERIA POZZANO SEIANO

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